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Antichi
Mestieri

La collaborazione con la locale Confartigianato dura ormai da 25 anni e le tende bianche sotto il Palazzo Comunale ospitano i maestri artigiani con i loro antichi mestieri: il vetraio, l’orefice, il maestro d’ascia, lo scalpellino, il falegname e altri.
La Clugia del Trecento all’epoca contava 15.000 abitanti e occupava centinaia di persone nei cantieri nella costruzione delle marciliane, navi perlopiù dedite alla navigazione sottocosta e dei burchi che venivano impiegati nella navigazione fluviale, città in cui ferveva una attività artigianale che girava attorno al commercio del sale.


CERAMISTI E VASAI

Nella ruota il ceramista e il vasaio facevano prendere forma all’argilla, per ricavarne dei recipienti per trasportare cibi e liquidi.

DECORATORI

Dipingevano le murate e le insegne delle navi, mentre nelle casse da mar finemente decorate erano raccolte le vesti da viaggio.

FABBRI

O “pestafero” realizzava le ferramenta e le chiodature.

FALEGNAMI

Specializzati, o “squerarioli”, erano impiegati nella realizzazione degli scafi, mentre marangoni e i calafati con stoppa e pece ne curavano la manutenzione.

FORNAI

Preparavano il “biscotto”, pane che era adatto alla lunga conservazione a bordo delle navi.

MURATORI E SCALPELLINI

Preziosa era l’acqua, che veniva raccolta nei pozzi alla “veneta”, magistralmente eseguiti dai muratori, mentre abili scalpellini realizzavano belle vere da pozzo.

ORAFI

Nella annuale fiera del sale gli orafi potevano fare sfoggio del loro preziosi lavori in filigrana.

REMAI E CORDAI

I remai ereno costruttori di alberi, i cordai filavano la canapa e provvedevano allestimento delle gomene e delle manovre.

VELAI

Tagliavano e cucivano le vele.


Palio de La Marciliana
Casella Postale n.2
Corso del Popolo
30015, Chioggia (VE)
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